LA ROCCA (VIII-IX sec.)

L’edificazione del mastio difensivo, di quella che oggi viene chiamata “Cittadella”, risale al VIII-IX secolo d. C.. In un primo momento la rocca fu adibita a fortilizio d’avvistamento e prigione e soltanto nel secolo successivo si sarebbe costituito un nucleo abitativo, in parte fortificato, a scopo difensivo. La Rocca sorge su un alto e inaccessibile sperone di roccia a un’altezza di 480 metri e anticamente era formata da una serie di strutture: il mastio, ormai ridotto a rudere, e una serie di edifici destinati ad alloggiamenti militari, scuderie e cisterne, quasi interamente smantellate tra il XVIII e XIX secolo. Il versante Sud-Est era caratterizzato da una torre di forma quadrangolare detta “Torre delle Ravi” e munita di una cinta muraria, inglobata nel XVII secolo nell’edificio chiamato “Montano”. La Rocca viene menzionata nell’anno 817 d.C. in un atto di Ludovico I il Pio; in numerosi documenti risalenti al X-XI Secolo e nel 1224 nel testamento di Giovanni Conti da Ceccano. Con la famiglia Annibaldi, subentrata nel 1291 ai “da Ceccano” per successione ereditaria nel controllo della contea, nel Castrum di Patrica si sviluppò una corte feudale annessa alle fortificazioni della Rocca, di cui oggi se ne ritrova traccia nella via detta “piano della Corte” e nelle strutture che nel Rinascimento furono inglobate nella costruzione di Palazzo Spezza. Una leggenda vuole che nel mastio fu rinchiusa Silveria Patricia, figlia di Rotrudo Patricio, signore di Patrica (TOLLI F., Silveria Patricia – leggenda patricana, Roma 1915). La Rocca costituì, per tutto il XIV e XV secolo, un punto strategico-militare di cruciale importanza per il controllo della valle del Sacco e fu protagonista di numerosi eventi di una certa importanza. Nel gennaio del 1495 venne espugnata e messa a ferro e fuoco dalle milizie del Re Carlo VIII di Valois; In seguito la rocca verrà in parte ricostruita tenendo conto delle nuove necessità difensive: la parte Sud del mastio venne munita di torri circolari caratterizzate da feritoie-cannoniere, mentre la torre delle Ravi venne rinforzata da un contrafforte (ancora visibile). Tra il 1556 e il 1557, durante la guerra tra Paolo IV e gli spagnoli del vice-reame di Napoli, la Rocca di Patrica venne occupata due volte, particolarmente violenta fu la seconda occupazione, operata da Marcantonio Colonna e dal barone di Feltz. Il feudo venne ceduto nel 1599 alla famiglia Santacroce con il titolo di marchesato e nel 1625 da questi passò ai Colonna. Tra il 1759 e il 1762 la Rocca e parte delle antiche terre feudali vennero concesse al conte Nicola Spezza, il quale venne così in possesso di un vasto complesso “con annessi privilegi, prerogative ed esenzioni” tuttora appartenente agli eredi della nobile Casata.